Pensare,progettare e realizzare:Non dobbiamo inventarci l'ombrello!
Il mio professore di architettura tecnica,mi diceva sempre:"...quando progettiamo non dobbiamo inventarci l'ombrello....".
Oggi, a distanza di anni,ho capito meglio cosa volesse dire.
Non credo che ci siano ricette precise per progettare bene,ma possono esistere metodi più o meno efficaci per progettare con risultati accettabili ed ognuno di noi può perfezionare il suo.
Chi opera nella progettazione di architettura o di design,in genere deve progettare uno spazio o una serie di spazi correlati,un oggetto,una macchina ,un gioco,a volte anche un evento.
Questo post vuole solo parlare di come faccio io ad affrontare questo processo,che è ,almeno per me,una delle cose più belle che possa capitare ad una persona.
Quindi non voglio assolutamente dare prescrizioni o insegnamenti,devo ancora imparare un milione di cose,ma voglio descrivere la mia esperienza e condividerLa con chi magari un giorno diventerà un Alvar Aalto,un Bruno Munari,un Renzo Piano o chi più semplicemente come me fa solo il suo lavoro,ma che è un lavoro che gli piace e già questa è una fortuna.
Il progetto diventa un percorso che deve unire due punti,ma non è certamente una linea retta,anzi a volta si deve fare anche più di un passo indietro per poi magari farne due avanti.
Ognuno di Noi nasce con un patrimonio genetico che lo rende unico e che gli deriva dal patrimonio dei suoi genitori.
Come un giocatore di calcio ,c'è chi nasce campione ,con il pallone nel sangue, e chi invece sarà un discreto mediano,che magari riuscirà a compensare almeno in parte,il gap con il campione,con un buon allenamento,con l'affinamento della tecnica,con l'impegno quotidiano.
Una cosa però è fondamentale sia per il campione sia per il mediano, la passione per il calcio.
Non è detto che il campione ne abbia più del mediano.
Come avrete capito io mi sento molto mediano e poco campione e per la verità mediano lo sono stato davvero nella mia modesta carriera calcistica.
Ma torniamo ai due punti e al percorso che dobbiamo iniziare.
Un progetto,generalmente parte da un' idea che può essere legata ad una esigenza pratica oppure solo ad una intuizione,ad un elemento naturale o ad un impulso interiore
L'idea è il nostro punto di partenza.E' l'elemento più semplice del percorso,la cosa da cui partiamo.
Ipotizziamo di voler progettare proprio l'ombrello,diciamo meglio,un ombrello,che avrà delle particolari caratteristiche.
Come vedete,partiamo da un elemento che già c'è,non dobbiamo inventarlo,dobbiamo però elaborarlo secondo precise esigenze di vario genere.
L'imprenditore che ci ha chiamato per questo nuovo progetto è un fabbricante di borse e scarpe che vuole ampliare la sua offerta alla propria clientela,con la fornitura di un nuovo tipo di ombrello che dovrà essere un oggetto funzionale,esteticamente gradevole,non troppo grande e tale da poter essere contenuto nelle borse che lui già vende....inoltre,particolarità ben precisa vuole che sia usato del cuoio come elemento caratterizzante questa nuova linea di ombrelli.
Quale è il passo successivo?
Ragionando con un pò di buon senso ,la cosa da fare a questo punto,con molta umiltà è andare a vedere cosa hanno fatto coloro che si sono cimentati prima di noi nel progettare un ombrello.
Certamente andremo a vedere gli esempi meglio riusciti,
Diciamo pure che se dobbiamo prendere ispirazione tanto vale farlo con dei modelli al top.
Armandoci di santa pazienza cominceremo a sfogliare testi,riviste di design e cominceremo a fare in gruppo o da soli quel processo che si definisce in gergo Brain storming,ossia utilizzare il cervello(brain) per affrontare con slancio(storming) un problema.
Da qui cominceremo ad appuntare delle idee e con riferimenti grafici a definirle(mappe mentali) e a collegarle(mappe creative).
Esaurita questa prima fase avremo già del materiale su cui lavorare,avremo ad es. delineato alcune caratteristiche del nostro ombrello:leggerezza,forma,materiali,colori.
I vari requisiti che avremo definito dovranno essere valutati approfonditamente.Lo studio dei materiali sarà importante.Ma non solo.
Verificheremo i costi dei materiali,gli imballi,i tempi di produzione,i costi della manodopera.
Come potete ben vedere l'aspetto estetico è uno degli ingredienti della torta,certamente non è il solo.
Certamente il nostro ombrello avrà un aspetto accattivante,"cool" come dicono gli inglesi,ma non dovrà essere troppo pesante,troppo ingombrante ,troppo costoso.
Cominceremo a fare dei bozzetti a matita o a penna.
Quando avremo raffinato le nostre linee cominceremo a disegnare con il cad il nostro ombrello e a realizzare dei disegni tecnici(ricordate le famose proiezioni ortogonali?) che ci consentiranno di realizzare poi il prototipo.
Da non dimenticare mai che ogni oggetto realizzato,fabbricato,prodotto risponde a delle normative,faremo quindi anche una analisi di questa corrispondenza,magari facendoci aiutare da qualche esperto nel settore.
Se avremo progettato un ombrello con qualche meccanismo particolare,ad es. di chiusura,potremo addirittura presentare una istanza per un brevetto commerciale per tutelare meglio,questa volta potendo parlare di invenzione,la nostra innovazione.
Abbiamo progettato un ombrello con le seguenti caratteristiche:
a) scheletro in alluminio(molto leggero)
b) ripiegandosi su se stesso è lungo 15 cm(comodissimo da portare nelle borse ,già prodotte dal nostro committente).
c)con l'elemento di copertura costituito da strisce di cuoio intervallate da strisce di plastica trasparente(originale ed economico, perchè le strisce di cuoio sono gli scarti di altre lavorazioni)
Adesso dobbiamo dare un nome al nostro ombrello e dovremo accompagnarlo con una campagna di promozione commerciale che si articolerà con campagne sui social,sui media,sulle riviste specializzate e sugli eventi fieristici di settore.
Trovargli un nome non è mai facile e neanche trovare un marchio o un logo.
Per il nome forse ci siamo... che ne dite di OMBO?
Il Logo?Quello disegnatelo Voi,non posso pensare a Tutto io;)
per info:
ingmas61@gmail.com
www.rusticideltrusco.it
Quale è il passo successivo?
Ragionando con un pò di buon senso ,la cosa da fare a questo punto,con molta umiltà è andare a vedere cosa hanno fatto coloro che si sono cimentati prima di noi nel progettare un ombrello.
Certamente andremo a vedere gli esempi meglio riusciti,
Diciamo pure che se dobbiamo prendere ispirazione tanto vale farlo con dei modelli al top.
Armandoci di santa pazienza cominceremo a sfogliare testi,riviste di design e cominceremo a fare in gruppo o da soli quel processo che si definisce in gergo Brain storming,ossia utilizzare il cervello(brain) per affrontare con slancio(storming) un problema.
Da qui cominceremo ad appuntare delle idee e con riferimenti grafici a definirle(mappe mentali) e a collegarle(mappe creative).
Esaurita questa prima fase avremo già del materiale su cui lavorare,avremo ad es. delineato alcune caratteristiche del nostro ombrello:leggerezza,forma,materiali,colori.
I vari requisiti che avremo definito dovranno essere valutati approfonditamente.Lo studio dei materiali sarà importante.Ma non solo.
Verificheremo i costi dei materiali,gli imballi,i tempi di produzione,i costi della manodopera.
Come potete ben vedere l'aspetto estetico è uno degli ingredienti della torta,certamente non è il solo.
Certamente il nostro ombrello avrà un aspetto accattivante,"cool" come dicono gli inglesi,ma non dovrà essere troppo pesante,troppo ingombrante ,troppo costoso.
Cominceremo a fare dei bozzetti a matita o a penna.
Quando avremo raffinato le nostre linee cominceremo a disegnare con il cad il nostro ombrello e a realizzare dei disegni tecnici(ricordate le famose proiezioni ortogonali?) che ci consentiranno di realizzare poi il prototipo.
Da non dimenticare mai che ogni oggetto realizzato,fabbricato,prodotto risponde a delle normative,faremo quindi anche una analisi di questa corrispondenza,magari facendoci aiutare da qualche esperto nel settore.
Se avremo progettato un ombrello con qualche meccanismo particolare,ad es. di chiusura,potremo addirittura presentare una istanza per un brevetto commerciale per tutelare meglio,questa volta potendo parlare di invenzione,la nostra innovazione.
Abbiamo progettato un ombrello con le seguenti caratteristiche:
a) scheletro in alluminio(molto leggero)
b) ripiegandosi su se stesso è lungo 15 cm(comodissimo da portare nelle borse ,già prodotte dal nostro committente).
c)con l'elemento di copertura costituito da strisce di cuoio intervallate da strisce di plastica trasparente(originale ed economico, perchè le strisce di cuoio sono gli scarti di altre lavorazioni)
Adesso dobbiamo dare un nome al nostro ombrello e dovremo accompagnarlo con una campagna di promozione commerciale che si articolerà con campagne sui social,sui media,sulle riviste specializzate e sugli eventi fieristici di settore.
Trovargli un nome non è mai facile e neanche trovare un marchio o un logo.
Per il nome forse ci siamo... che ne dite di OMBO?
Il Logo?Quello disegnatelo Voi,non posso pensare a Tutto io;)
per info:
ingmas61@gmail.com
www.rusticideltrusco.it
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